Come fotografo mi sono spesso confrontato con chi, soprattutto agli inizi, dopo aver scoperto questa passione, si lascia scoraggiare dalla mancanza di strumenti di ultimo grido, con chi guarda le foto degli altri solo per sminuire le proprie, con chi pensa sempre che per fare meglio servirebbe questo e quello.

La verità è che l’unico strumento fondamentale per avere buone foto è uno sguardo allenato, che sappia ricercare la bellezza e i piccoli dettagli che la fanno diventare nostra, per un attimo, quando riusciamo a fermarla. Da quando sono una fotografo di cibo per professione non porto più la mia macchina fotografica fuori ma mi diverto ancora a trovare angoli, prospettive e i raggi di luce che fanno la differenza. Lo faccio con gli occhi, bastano quelli.

Possiamo discutere all’infinito di quale sia l’oggetto migliore per scattare una foto, possiamo decidere che una mirrorless sia meglio di una reflex o viceversa, che il telefono non faccia foto buone o quale lente sia meglio di un’altra ma la verità è che sono lo sguardo e ancora prima l’immaginazione a essere gli unici strumenti fondamentali, quelli che dovremmo imparare a usare come se avessero un milione di bottoni e noi avessimo imparato a schiacciarli tutti, al momento giusto, nel posto giusto. Prendendoci la briga di sbagliare un milione di volte prima di esserci arrivati.

Quindi un consiglio utile che vi posso darvi è quello si, di prendere spunto e seguire chi volete, ma senza mai confrontarvi, non fatene una malattia, non cercate la perfezione a tutti i costi, ma prendete in mano quella fotocamera e cominciate a scattare, scattare e scattare.